Lo sport può creare speranza

dove prima c'era solo

disperazione. È più potente

dei governi per abbattere

le barriere del razzismo.

Lo sport è capace

di cambiare il mondo.

 Nelson Mandela

 

 

 Non crediate a quelli che

vi dicono che il mondo si

divide tra vincenti e

perdenti, perché il mondo

si divide soprattutto tra

brave e cattive persone,

questa è la divisione

più importante.

Poi tra le cattive persone

ci sono anche dei vincenti,

purtroppo, e tra le brave

persone, purtroppo, ci

sono anche dei perdenti.

 J. Velasco  

 

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la PREPARAZIONE MENTALE DEL PORTIERE

     Tra i calciatori in campo, il ruolo più delicato dal punto di vista mentale è sicuramente quello del portiere. I calciatori, grazie soprattutto al fatto che durante la partita corrono, calciano e contrastano, riescono a scaricare maggiormente la tensione rispetto al portiere che a volte viene chiamato in causa poche volte e ci si aspetta da lui che sia impeccabile sempre.

 

     Il portiere deve essere sempre pronto, deve padroneggiare in area di rigore e deve trasmettere molta sicurezza alla difesa e conseguentemente alla squadra. Non sempre il portiere più talentuoso è considerato un ottimo portiere, invece un portiere che ispira sicurezza, e che quando viene chiamato in causa è perfetto, viene considerato un fenomeno.

 

     Più il portiere gioca in una squadra forte e meno sono le occasioni per “entrare in partita”, maggiori sono i momenti morti, ma quando la squadra avversaria fa capolino verso di lui deve essere pronto, fisicamente e mentalmente.

 

     Le caratteristiche mentali che deve sviluppare il portiere sono le seguenti:

- Concentrazione

- Sicurezza

- Leadership

- Prontezza di riflessi

- Una spiccata autostima.

 

     Queste caratteristiche mentali ed emozionali possono essere allenate e si possono migliorare in un portiere. Attraverso l’allenamento mentale per sportivi, esistono delle strategie adatte a questo ruolo affinchè possa crescere dal punto di vista psicologico e possa fare il salto di qualità.

 

     Inoltre, il portiere deve assolutamente sviluppare quella che si chiama “la totale connessione con il presente“. Succede molto tra gli sportivi di pensare a cosa potrebbe succedere o cosa è successo in precedenza, quindi di vivere il passato e il futuro invece di vivere connessi al presente. Quello che a volte succede è che il portiere che ha nella testa pensieri non legati al presente, risulta poco concentrato e poco reattivo. Il portiere, invece, che riesce ad essere connesso corpo mente e inconscio sul presente, sviluppa capacità straordinarie anche di anticipazione rispetto a quello che sta per succedere. Spesso riesce a capire prima le intenzioni dell’attaccante che sta per tirare o della situazione che si sta per realizzare.